Hanno da poche settimane approvato un decreto femminicidio che punta alla repressione del fenomeno di uccisione delle donne, decreto che cerca di convincere gli uomini che le donne vanno rispettate semplicemente minacciando ritorsioni maggiori. Peccato che molti di questi uomini poi si suicidino, e che quindi la scure della giustizia poco possa contro i loro freddi cadaveri. Qualcuno ha osato dire che il problema ha radici più profonde e che va cercato nell'educazione di genere che ci viene impartita in quest'Italia maschilista e patriarcale, ma le politicanti del Pd hanno controbattuto asserendo che fare dell'educazione, ad esempio a scuola, non serva a niente... se solo si rendessero conto che invece è proprio lì che casca l'asino, quando diciamo ai maschietti che non devono piangere perché non sono femminucce, quando raccontiamo alle bambine che loro sono delle Cenerentole indifese che hanno bisogno del principe azzurro per uscire dalla vita triste e meschina che è capitata loro.
Ed ecco l'ennesima conferma da Internazionale.
Che tristezza...
lunedì 28 ottobre 2013
sabato 26 ottobre 2013
Delikatessen - Ingeborg Bachmann
Leccornie
Non mi piace più niente.
Dovrei
ornare una metafora
con un fiore di mandorlo?
Crocifiggere la sintassi
su un effetto luce?
Ma chi vuol martoriarsi il cervello
con cose talmente superflue!
Ho imparato la comprensione
tramite vocaboli
che esistono
(per la classe meno privilegiata)
Fame
Vergogna
Lacrime
e
Oscurità
Con i sospiri impuri
mi arrangerò,
con il dubbio
(e persino del dubbio dubito io)
di questa sconfinata miseria,
malattie, costo della vita.
Non trascuro la scrittura,
ma me stessa.
Si sa: gli altri
sanno sostenersi
con le parole.
Io non sono la mia sostenitrice.
Dovrei
far prigioniero un pensiero?
Chiuderlo in una frase che è una cella illuminata?
Cibare l'occhio e l'orecchio
con bocconcini lessicali di prima qualità?
Esplorare la libido di una vocale,
ricercare i valori sentimentali delle consonanti?
O devo,
con la testa esposta alla grandine
e un crampo alla mano,
sotto la pressione di trecento notti,
strappare pagine,
spazzar via bigliettini di opere verbali,
annientando così: io tu e lui lei esso
noi voi?
(Dovrei. Altri dovrebbero.)
Alla mia parte rinuncio.
Dovrei
ornare una metafora
con un fiore di mandorlo?
Crocifiggere la sintassi
su un effetto luce?
Ma chi vuol martoriarsi il cervello
con cose talmente superflue!
Ho imparato la comprensione
tramite vocaboli
che esistono
(per la classe meno privilegiata)
Fame
Vergogna
Lacrime
e
Oscurità
Con i sospiri impuri
mi arrangerò,
con il dubbio
(e persino del dubbio dubito io)
di questa sconfinata miseria,
malattie, costo della vita.
Non trascuro la scrittura,
ma me stessa.
Si sa: gli altri
sanno sostenersi
con le parole.
Io non sono la mia sostenitrice.
Dovrei
far prigioniero un pensiero?
Chiuderlo in una frase che è una cella illuminata?
Cibare l'occhio e l'orecchio
con bocconcini lessicali di prima qualità?
Esplorare la libido di una vocale,
ricercare i valori sentimentali delle consonanti?
O devo,
con la testa esposta alla grandine
e un crampo alla mano,
sotto la pressione di trecento notti,
strappare pagine,
spazzar via bigliettini di opere verbali,
annientando così: io tu e lui lei esso
noi voi?
(Dovrei. Altri dovrebbero.)
Alla mia parte rinuncio.
Mumble mumble...
Un anno e mezzo è passato dall'ultimo intervento su questo blog.
Quasi quasi da oggi riprendiamo.
Quasi quasi da oggi riprendiamo.
domenica 4 marzo 2012
venerdì 24 febbraio 2012
Per Lorenzo Jovanotti Cherubini
Ciao Lorenzo,
questa è la supplica di una moglie disperata.
Mi chiamo Katiuscia e sono la moglie di un tuo grande fan che ti segue
da sempre: Roberto Graziani di Macerata (nelle Marche). Quando dico da
sempre è da sempre sul serio, non scherzo: siamo venuti insieme (da
poco fidanzati) ad una delle tue prime esibizioni alla discoteca
Arcobaleno di Sforzacosta (nostro paesino di residenza) nei primissimi
anni '90 quando ancora cantavi Jo-va-no-tti!! Roberto, inoltre,
colleziona tutti i tuoi album e conserva il primo come una vera
reliquia (e parlo del disco in vinile!).
Ogni volta che è stato possibile siamo venuti ai tuoi concerti quando
sei venuto in Ancona e l'ultimo, a Maggio 2011, è stato il regalo
della prima Comunione a nostro figlio Tommaso (il primo concerto della
sua vita non poteva che essere di Jovanotti!).
Mio marito Roberto condivide il tuo modo di pensare e di vivere la
vita, insomma, è uno che pensa "positivo" ed averlo incontrato venti
anni orsono è stata la mia fortuna più grande: costruire una famiglia
con lui (Tommy di 11 anni ed Ely, Elisa, di 5 anni) è un sogno
realizzato.
Oggi sono io che vorrei realizzare in qualche modo un suo sogno:
Roberto il 7 Marzo compie 40 anni e avrebbe sempre voluto festeggiare
il suo compleanno con la famiglia, gli amici e... Jovanotti. Questo è
il suo sogno nel cassetto da quando lo conosco: non sai quante volte
mi ha detto (m'ha fatto una testa!) "Come sarebbe bello se ci fosse
Jovanotti a cantare". So benissimo che questo non è possibile ma ti
prego di aiutarmi a rendere questo giorno comunque speciale in qualche
modo: potresti inviarmi un messaggio autografato, un audiomessaggio,
un videomessaggio...? Sono disposta a qualsiasi cosa, ti prego
aiutami.
Katiuscia
questa è la supplica di una moglie disperata.
Mi chiamo Katiuscia e sono la moglie di un tuo grande fan che ti segue
da sempre: Roberto Graziani di Macerata (nelle Marche). Quando dico da
sempre è da sempre sul serio, non scherzo: siamo venuti insieme (da
poco fidanzati) ad una delle tue prime esibizioni alla discoteca
Arcobaleno di Sforzacosta (nostro paesino di residenza) nei primissimi
anni '90 quando ancora cantavi Jo-va-no-tti!! Roberto, inoltre,
colleziona tutti i tuoi album e conserva il primo come una vera
reliquia (e parlo del disco in vinile!).
Ogni volta che è stato possibile siamo venuti ai tuoi concerti quando
sei venuto in Ancona e l'ultimo, a Maggio 2011, è stato il regalo
della prima Comunione a nostro figlio Tommaso (il primo concerto della
sua vita non poteva che essere di Jovanotti!).
Mio marito Roberto condivide il tuo modo di pensare e di vivere la
vita, insomma, è uno che pensa "positivo" ed averlo incontrato venti
anni orsono è stata la mia fortuna più grande: costruire una famiglia
con lui (Tommy di 11 anni ed Ely, Elisa, di 5 anni) è un sogno
realizzato.
Oggi sono io che vorrei realizzare in qualche modo un suo sogno:
Roberto il 7 Marzo compie 40 anni e avrebbe sempre voluto festeggiare
il suo compleanno con la famiglia, gli amici e... Jovanotti. Questo è
il suo sogno nel cassetto da quando lo conosco: non sai quante volte
mi ha detto (m'ha fatto una testa!) "Come sarebbe bello se ci fosse
Jovanotti a cantare". So benissimo che questo non è possibile ma ti
prego di aiutarmi a rendere questo giorno comunque speciale in qualche
modo: potresti inviarmi un messaggio autografato, un audiomessaggio,
un videomessaggio...? Sono disposta a qualsiasi cosa, ti prego
aiutami.
Katiuscia
mercoledì 18 gennaio 2012
Nel pianto... il sacro
De Falco: "È vero sì, piango, mi capita di piangere, non credo sia una debolezza. L'umanità non è una debolezza"
Per fortuna c'è ancora qualcuno che piange...
Per fortuna c'è ancora qualcuno che piange...
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