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venerdì 7 ottobre 2011

...

Stay hungry, stay foolish...

domenica 12 giugno 2011

Addio...

... ce ne fossero di più.

martedì 13 aprile 2010

Un istante...

tanto è durata la sensazione che sarebbe stato più facile privarmi di questo mondo piuttosto che sopportare il dolore che mi straziava lo stomaco e mi spremeva le lacrime nell'anima e nella mente... ho paura di non farcela... ora che so come il mondo davvero è... non so se posso sopportare ancora...

mercoledì 9 settembre 2009

Figlio della luna

giovedì 2 luglio 2009

Nostra dea


Minerva vittoriosa sull'ignoranza
Bartholomaeus Spranger (Anversa 1546 - Praga 1611)

sabato 21 marzo 2009

Buon equinozio a tutti

Mi piace lavorare con le mani, mi piace sporcarle e immergerle nella materia.
Mi piace creare con le mani, mi piace plasmare e spezzare la materia.

Mani di strega... mani di donna che ulula alla luna nera.


giovedì 20 novembre 2008

AETERNITAS ROMAE

"La sacralità dell'Urbe, ovviamente, per noi, non ha niente a che vedere con la exitiabilis superstitio che tra le sue mura (sacre) bivacca accampata da duemila anni. Roma non è Sacra per codesta semitica infatuazione, dunque, ma, nonostante essa e a prescindere da essa, perché omphalos dell'Occidnete e sede sacra pertanto della epifania della nostra Tradizione; che è quella per l'appunto Romana, della quale, giova aggiungere, la dominante setta galilea MAI è riuscita ad appropriarsi INTERAMENTE ed in PROFONDITA', non potendo realizzare (in toto) simile operazione di plagio e di usurpazione, data la natura profondamente estranea e irriducibile della Romanità stessa a codesta "summa" orientale di femminili e puerili sciocchezze.
Per concludere c'è da dire che la Tradizione Romana PRECEDENDO l'imporsi della religione suddetta è da essa AUTONOMA ed è ETERNA, essendo la Realtà Metafisica dell'Italia e dell'Occidente."


Aeternitas Romae - La Via Eroica al Sacro dell'Occidente secondo la Tradizione Ermetica
Giandomenico Casalino 1982, edizioni Il Basilisco, Genova.
Introduzione pag. 9, nota 1.

venerdì 10 ottobre 2008

A Bontempelli...

Realismo Magico

"Unico strumento del nostro lavoro sarà l'immaginazione.

Occorre riimparare l'arte di costruire, per inventare i miti freschi onde possa scaturire la nuova atmosfera di cui abbiamo bisogno per respirare. [...] Il mondo immaginario si verserà in perpetuo a fecondare e arricchire il mondo reale. Perché non per niente l'arte del Novecento avrà fatto lo sforzo di ricostruire e mettere in fase un mondo reale esterno all'uomo. Lo scopo è di imparare a dominarlo, fino a poterne sconvolgere a piacere le leggi. Ora, il dominio dell'uomo sulla natura è la magia. [...]

(Immaginazione, fantasia: ma niente di simile al favolismo delle fate: niente milleunanotte. Piuttosto che di fiaba, abbiamo sete di avventura. La vita più quotidiana e normale, vogliamo vederla come un avventuroso miracolo: rischio continuo, e continuo sforzo di eroismi o di trappolerie per scamparne. L'esercizio stesso dell'arte diviene un rischio d'ogni momento. Non esser mai certi dell'effetto. Temere sempre che non si tratti d'ispirazione ma di trucco. Tanti saluti ai bei comodi del realismo, alle truffe dell'impressionismo. [...] Ecco la regola di vita e d'arte per cent'anni ancora: avventurarsi di minuto in minuto, fino al momento in cui o si è assunti in cielo o si precipita.)"


Bontempelli: Opere scelte. Milano 1978, pp.750-751