Ciao Lorenzo,
questa è la supplica di una moglie disperata.
Mi chiamo Katiuscia e sono la moglie di un tuo grande fan che ti segue
da sempre: Roberto Graziani di Macerata (nelle Marche). Quando dico da
sempre è da sempre sul serio, non scherzo: siamo venuti insieme (da
poco fidanzati) ad una delle tue prime esibizioni alla discoteca
Arcobaleno di Sforzacosta (nostro paesino di residenza) nei primissimi
anni '90 quando ancora cantavi Jo-va-no-tti!! Roberto, inoltre,
colleziona tutti i tuoi album e conserva il primo come una vera
reliquia (e parlo del disco in vinile!).
Ogni volta che è stato possibile siamo venuti ai tuoi concerti quando
sei venuto in Ancona e l'ultimo, a Maggio 2011, è stato il regalo
della prima Comunione a nostro figlio Tommaso (il primo concerto della
sua vita non poteva che essere di Jovanotti!).
Mio marito Roberto condivide il tuo modo di pensare e di vivere la
vita, insomma, è uno che pensa "positivo" ed averlo incontrato venti
anni orsono è stata la mia fortuna più grande: costruire una famiglia
con lui (Tommy di 11 anni ed Ely, Elisa, di 5 anni) è un sogno
realizzato.
Oggi sono io che vorrei realizzare in qualche modo un suo sogno:
Roberto il 7 Marzo compie 40 anni e avrebbe sempre voluto festeggiare
il suo compleanno con la famiglia, gli amici e... Jovanotti. Questo è
il suo sogno nel cassetto da quando lo conosco: non sai quante volte
mi ha detto (m'ha fatto una testa!) "Come sarebbe bello se ci fosse
Jovanotti a cantare". So benissimo che questo non è possibile ma ti
prego di aiutarmi a rendere questo giorno comunque speciale in qualche
modo: potresti inviarmi un messaggio autografato, un audiomessaggio,
un videomessaggio...? Sono disposta a qualsiasi cosa, ti prego
aiutami.
Katiuscia
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venerdì 24 febbraio 2012
domenica 12 giugno 2011
martedì 29 marzo 2011
lunedì 15 febbraio 2010
venerdì 29 gennaio 2010
sabato 9 gennaio 2010
In Italia abbiamo perso la capacità di sentire il 'bello'
Quanto, purtroppo, è vero... profondamente vero.
Riccardo Muti
''L'Italia ha abdicato alla sua storia culturale, e musicale in particolare, a causa di una concezione generale della cultura che non riguarda solo i politici di oggi, ma è una storia lunga nel tempo''.
''Noi italiani - aggiunge - abbiamo dimenticato che la musica (e tutta l'arte n.d.a.) non è solo intrattenimento, ma è una necessità dello spirito. Questo è grave perché significa spezzare delle radici importanti della nostra storia''
Riccardo Muti
''L'Italia ha abdicato alla sua storia culturale, e musicale in particolare, a causa di una concezione generale della cultura che non riguarda solo i politici di oggi, ma è una storia lunga nel tempo''.
''Noi italiani - aggiunge - abbiamo dimenticato che la musica (e tutta l'arte n.d.a.) non è solo intrattenimento, ma è una necessità dello spirito. Questo è grave perché significa spezzare delle radici importanti della nostra storia''
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giovedì 17 dicembre 2009
mercoledì 9 settembre 2009
lunedì 25 maggio 2009
Lacrime
Silent
Not a sound from the pavement
Has the moon lost her memory?
She is smiling alone
In the lamplight
The withered leaves collect at my feet
And the wind begins to moan
Memory
All alone in the moonlight
I can smile happy your days
I can dream of the old days
Life was beautiful then
I remember the time I knew what happiness was
Let the memory live again
Every street lamp seems to beat
A fatalistic warning
Someone mutters and the street lamp gutters
And soon it will be morning
Daylight
I must wait for the sunrise
I must think of a new life
And I mustn't give in
When the dawn comes
Tonight will be a memory too
And a new day will begin
Burnt out ends of smoky days
The still cold smell of morning
A street lamp dies, another night is over
Another day is dawning
Touch me
It is so easy to leave me
All alone with the memory
Of my days in the sun
If you touch me
You'll understand what happiness is
Look, a new day has begun
lunedì 27 ottobre 2008
Ballo in Fa Diesis Minore
Sono io la morte e porto corona,
io son di tutti voi signora e padrona
e così sono crudele, così forte sono e dura
che non mi fermeranno le tue mura.
Sono io la morte e porto corona,
io son di tutti voi signora e padrona
e davanti alla mia falce il capo tu dovrai chinare
e dell’oscura morte al passo andare.
Sei l’ospite d’onore del ballo che per te suoniamo,
posa la falce e danza tondo a tondo:
il giro di una danza e poi un altro ancora
e tu del tempo non sei più signora.
Angelo Branduardi
io son di tutti voi signora e padrona
e così sono crudele, così forte sono e dura
che non mi fermeranno le tue mura.
Sono io la morte e porto corona,
io son di tutti voi signora e padrona
e davanti alla mia falce il capo tu dovrai chinare
e dell’oscura morte al passo andare.
Sei l’ospite d’onore del ballo che per te suoniamo,
posa la falce e danza tondo a tondo:
il giro di una danza e poi un altro ancora
e tu del tempo non sei più signora.
Angelo Branduardi
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venerdì 10 ottobre 2008
Il mondo visto dallo spazio
Visto da qui non sembra neanche poi quella gran cosa
a volte non direi nemmeno che è la mia casa
impercettibile si muove e si distingue appena
non vedo come possa imprigionare tanta vita
qui non c'è rumore, solo pace non c'è distrazione
e vedo allontanarsi sempre più la tentazione
di continuare a credere che possa ritornare
passando in un secondo dal mio cielo al vostro mare
tu non rispondere non mi fai credere più a niente
tu che hai pensato davvero di esistere portami
giù se ci riesci riprenderà a vivere come vuoi tu
che hai potuto soltanto resistere
il mondo visto dallo spazio è solo un'illusione
un punto poco fermo in preda alla sua rotazione
è il sogno di un illuso che non si è più risvegliato
e noi fantasmi non crediamo che al nostro passato
tu non puoi credere che io mi fermi qui, soltanto
tu che mantieni distanze e quei limiti (così vicini)
qui non rimane più niente da chiedere, non sento
più quelle frasi che devo risolvere
la vita vista dallo spazio perde ogni ragione
è il pianto di un bambino solo senza protezione
è scudo alzato a riparare i colpi del destino
ma scenderà più giù per controllare da vicino
- Delta V -
a volte non direi nemmeno che è la mia casa
impercettibile si muove e si distingue appena
non vedo come possa imprigionare tanta vita
qui non c'è rumore, solo pace non c'è distrazione
e vedo allontanarsi sempre più la tentazione
di continuare a credere che possa ritornare
passando in un secondo dal mio cielo al vostro mare
tu non rispondere non mi fai credere più a niente
tu che hai pensato davvero di esistere portami
giù se ci riesci riprenderà a vivere come vuoi tu
che hai potuto soltanto resistere
il mondo visto dallo spazio è solo un'illusione
un punto poco fermo in preda alla sua rotazione
è il sogno di un illuso che non si è più risvegliato
e noi fantasmi non crediamo che al nostro passato
tu non puoi credere che io mi fermi qui, soltanto
tu che mantieni distanze e quei limiti (così vicini)
qui non rimane più niente da chiedere, non sento
più quelle frasi che devo risolvere
la vita vista dallo spazio perde ogni ragione
è il pianto di un bambino solo senza protezione
è scudo alzato a riparare i colpi del destino
ma scenderà più giù per controllare da vicino
- Delta V -
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