domenica 12 giugno 2011
mercoledì 17 marzo 2010
Shutter Island

La prima delusione cinematografica di quest'anno. Noioso e privo di suspence. Si capisce il finale già alla fine del primo tempo, a un terzo del secondo si mettono a posto quasi tutte le rimanenti tessere. Sono rimasta davvero male.
lunedì 15 febbraio 2010
mercoledì 13 gennaio 2010
Eric Rohmer
addio
sabato 9 gennaio 2010
In Italia abbiamo perso la capacità di sentire il 'bello'
Riccardo Muti
''L'Italia ha abdicato alla sua storia culturale, e musicale in particolare, a causa di una concezione generale della cultura che non riguarda solo i politici di oggi, ma è una storia lunga nel tempo''.
''Noi italiani - aggiunge - abbiamo dimenticato che la musica (e tutta l'arte n.d.a.) non è solo intrattenimento, ma è una necessità dello spirito. Questo è grave perché significa spezzare delle radici importanti della nostra storia''
giovedì 22 ottobre 2009
L'invito della Follia
Raccoltosi tutti intorno ad un caffè, per animare l'incontro, la Follia propose:-" Si gioca a nascondino?"
-"Cos'è?" - domandò la Curiosità
-"È un gioco!" - rispose la Follia - " Io conto fino a 1000 e voi vi nascondete , quando avrò terminato di contare , verrò a cercarvi ed il primo che troverò sarà il prossimo a contare!"
Accettarono tutti!
Ad eccezione della Pigrizia e della Paura, che rimasero a guardare in disparte, della Verità che non volle nascondersi , della Superbia che disse che era un gioco sciocco e della Codardia che preferì non rischiare
1... 2... 3... la Follia cominciò a contare
-la Fretta, si nascose per prima, dove le capitò!
-la Timidezza, esitante come sempre, si nascose in un gruppo di alberi.
-la Gioia!! corse festosamente per il giardino, non curante di un vero e proprio nascondiglio!
-l'Invidia si unì all'Orgoglio e si nascose accanto a lui dietro un sasso.
-la Tristezza cominciò a piangere, perchè non trovava un angolo adatto per occultarsi.
La Follia proseguiva la conta, mentre i suoi amici si nascondevano
-la Disperazione era sconfortata vedendo che si era già a 999...
-"MILLE!" - gridò la Follia - "Adesso verrò a cercarvi!"
La prima ad essere trovata fu la Curiosità: non aveva potuto impedirsi di uscire, per vedere chi sarebbe stato il primo ad essere scoperto.
Guardando da una parte la Follia vide l'Insicurezza sopra un recinto, che non sapeva da quale lato avrebbe potuto nascondersi meglio... e così, di seguito, furono scoperte la Gioia, la Tristezza, il Desiderio, l'Invidia, la Timidezza e via via tutti gli altri.
Quando tutti finalmente si riunirono, la Curiosità domandò:
-"Dov'è l'Amore?"
Nessuno l'aveva visto, così il gioco, non poteva considerarsi concluso..
la Follia cominciò a cercarlo...provò in cima ad una montagna, lungo il fiume, sotto le rocce... ma dell'Amore nessuna traccia!
Setacciando ogni luogo, la Follia si accorse di un roseto, prese un pezzo di legno e cominciò a frugare fra i rami spinosi quando ad un tratto, sentì un grido!
Era l'Amore che urlava dal dolore, perchè una spina gli aveva perforato un occhio!
La Follia non sapeva cosa fare...
Si scusò per avere organizzato un gioco così stupido! Implorò l'Amore per ottenere il suo perdono e commossa dagli esiti di quel danno irreversibile, arrivò al punto di promettergli che... l'avrebbe assistito per sempre.
L'Amore , rincuorato, accettò la promessa e quelle scuse così sincere.
Così da allora...
l'Amore è cieco e la Follia... lo accompagna, sempre.
Davide Saliva
martedì 14 aprile 2009
Whose having lived is held by us in noble holiday
Without the date, like Consciousness or Immortality -
Affinché non si dubiti che noi siamo lieti per chi nacque Oggi
Di chi ha vissuto sia da noi reputata una nobile festa
Senza data, come la Consapevolezza o l'Immortalità -
E. Dickinson
Grazie a tutti :)
sabato 21 marzo 2009
OPHELIA
Sull' onda calma e nera dove dormono le stelle
La bianca Ofelia ondeggia come un grande giglio,
Ondeggia molto piano, stesa nei suoi lunghi veli...
Si sentono dai boschi lontani grida di caccia.
Sono più di mille anni che la triste Ofelia
Passa, bianco fantasma, sul lungo fiume nero;
Sono più di mille anni che la sua dolce follìa
Mormora una romanza alla brezza della sera.
Il vento le bacia il seno e distende a corolla
I suoi grandi veli, teneramente cullati dalle acque;
I salici fruscianti piangono sulla sua spalla,
Sulla sua grande fronte sognante s' inclinano i fuscelli.
Le ninfee sfiorate le sospirano attorno;
A volte lei risveglia, in un ontano che dorme,
Un nido da cui sfugge un piccolo fremer d'ali:
Un canto misterioso scende dagli astri d'oro.
II
O pallida Ofelia! Bella come la neve!
Tu moristi bambina, rapita da un fiume!
I venti piombati dai grandi monti di Norvegia
Ti avevano parlato dell'aspra libertà;
E un soffio, torcendoti la gran capigliatura,
Al tuo animo sognante portava strani fruscii;
Il tuo cuore ascoltava il canto della Natura
Nei gemiti dell'albero e nei sospiri della notte;
L'urlo dei mari folli, immenso rantolo,
Frantumava il tuo seno fanciullo, troppo dolce e umano;
E un mattino d'aprile, un bel cavaliere pallido,
Un povero pazzo, si sedette muto ai tuoi ginocchi.
Cielo! Amore! Libertà! Quale sogno, o povera Folle!
Ti scioglievi per lui come la neve al fuoco:
Le tue grandi visioni ti strozzavan le parole
E il terribile Infinito sconvolse il tuo sguardo azzurro!
III
E il Poeta dice che ai raggi delle stelle
Vieni a cercare, di notte, i fiori che cogliesti,
E che ha visto sull' acqua, stesa nei suoi lunghi veli,
La bianca Ofelia come un gran giglio ondeggiare.
-Rimbaud-
giovedì 5 febbraio 2009
Charlie Chaplin
Canta, ridi, balla, ama... vivi intensamente ogni momento della tua vita, prima che cali il sipario e l'opera finisca senza applausi.
venerdì 10 ottobre 2008
A Bontempelli...
"Unico strumento del nostro lavoro sarà l'immaginazione.
Occorre riimparare l'arte di costruire, per inventare i miti freschi onde possa scaturire la nuova atmosfera di cui abbiamo bisogno per respirare. [...] Il mondo immaginario si verserà in perpetuo a fecondare e arricchire il mondo reale. Perché non per niente l'arte del Novecento avrà fatto lo sforzo di ricostruire e mettere in fase un mondo reale esterno all'uomo. Lo scopo è di imparare a dominarlo, fino a poterne sconvolgere a piacere le leggi. Ora, il dominio dell'uomo sulla natura è la magia. [...]
(Immaginazione, fantasia: ma niente di simile al favolismo delle fate: niente milleunanotte. Piuttosto che di fiaba, abbiamo sete di avventura. La vita più quotidiana e normale, vogliamo vederla come un avventuroso miracolo: rischio continuo, e continuo sforzo di eroismi o di trappolerie per scamparne. L'esercizio stesso dell'arte diviene un rischio d'ogni momento. Non esser mai certi dell'effetto. Temere sempre che non si tratti d'ispirazione ma di trucco. Tanti saluti ai bei comodi del realismo, alle truffe dell'impressionismo. [...] Ecco la regola di vita e d'arte per cent'anni ancora: avventurarsi di minuto in minuto, fino al momento in cui o si è assunti in cielo o si precipita.)"
Bontempelli: Opere scelte. Milano 1978, pp.750-751