sabato 11 ottobre 2008

Disquisizione sull'amore

Emmanuel:
Una domanda a bruciapelo: cosa significa amare?
Minerva:
Comprendere l'altro, ma non nel senso di capire.
Emmanuel:
Si assolutamente.
Amare quindi è completarsi o significa giunti all'unità di sé stessi andare ancora oltre e trovare l'altro?
Minerva:
È come per il simbolo Yin - Yang: essere un tutt'uno pur rimanendo se stessi ma essere se stessi con l'altro che è oramai parte di noi, quindi inscindibili.
Mi sono spiegata?
Emmanuel:
Si. Molto bene direi. Ma io ritengo che il singolo debba stabilire prima in sé stesso l'equilibrio Yin e Yang e poi amare.
Minerva:
Guarda, secondo me l'esempio di Yin e Yang è già completo per un motivo... per essere nero o bianco bisogna già aver capito bene se stessi... altrimenti si sarebbe un colore indefinito.
Emmanuel:
Ma rimane sempre un dilemma: amore come completamento o scoperta?!
Io propendo per la seconda. Altrimenti si rischia di scadere in una dipendenza poco piacevole.
Minerva:
Ovvio che la scoperta è già di per sé un completamento; perché quando si va ad aggiungere un pezzo si crea una cosa nuova, che comprende anche l'altro. Quindi la nuova completezza è la scoperta dell'altro.
Emmanuel:
Quindi l'amore si basa sulle similarità e le differenze... è bene ricordare queste ultime... molti commettono l'errore di amare solo le "parti comuni".
Minerva:
Diciamo che sono domande sofistiche...
Emmanuel:
Beh è importante, tanto più in un’era nella quale viviamo la totale ineducazione al sentimento. Tanto che appena ci troviamo invischiati in questo siamo peggio di turisti giapponesi al foro romano: fotografiamo ogni cosa, sorridiamo come cretini, ma senza cartina non sappiamo minimamente come orientarci.
Minerva:
Rispondendo all’ultima domanda: non si può amare solo le parti comuni. Semplicemente a volte si accettano cose che ci piacciono meno perché quelle che ci piacciono sono di più: quando la proporzione si inverte è normale che la cosa crolli. Qui è fondamentale la scoperta per trovare ogni giorno qualcosa di buono. Ma ci vuole la buona volontà.
Emmanuel:
Si, esatto.
Emmanuel:
Come fare invece con chi l'amore non lo conosce?
Minerva:
Come si impara a camminare da piccoli?
Emmanuel:
Ok ma: come far camminare un bambino traumatizzato dai primi passi? Come poter guadagnare la sua fiducia?
Minerva:
Se non la trova lui è difficile. Il cambiamento può essere facilitato dall'ambiente ma può trovare radici solo in noi stessi.
Ci vuole pazienza, tanta pazienza...



Discussione delle 13 con il mio amico Emmanuel su MSN.
A volte si inizia a parlare del più e del meno e si finisce per parlare "dell'immortalità dell'anima"... come direbbe un mio maestro.

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